ALA ROSSA

Recensione by Carmelo Costa

Foto by Andrea Persico

 

 

Siamo alla fine del 1990, nel catalogo GIG arriva un altro modello

personalizzato per il mercato Italiano!

Dopo il grandissimo successo della FRECCIA ROSSA in catalogo dal 1988 era ora di rinnovare la gamma e allora ecco che arriva la sua erede...

ALA ROSSA

La grande rossa! come dicevano nello spot TV!

 

Eh si, era grande, anche se di base era un telaio 1/16 le dimensioni erano cresciute

grazie al mega alettone e al grande paraurti arriva a 26,5cm di lunghezza,

si sale quindi alla scala 1/15

 

Codice prodotto 15430C, questo modello deriva direttamente dalla vecchia

Turbo Panther ma con tante migliorie che nel corso degli anni sono state implementate...

elettronica con ruote sterzanti da fermo, rinforzi alla scocca, paracolpi ecc.

Il motore è sempre il glorioso Mabuchi RC280 che la fa correre fino a 20km/h

gearbox a due velocità e immancabile funzione turbo

 

Le grandi novità sono visibili nella carrozzeria, la prima cosa che salta all'occhio

è il suo mega alettone altissimo!

Il paraurti anteriore più pronunciato uguale a quello delle Turbo Duello ma con diversi adesivi

nel posteriore troviamo il paracolpi di protezione che da

l'idea di un estrattore aerodinamico, anch'esso ereditato dalle Turbo Duello.

Le ruote sono identiche alla progenitrice, classico disegno a stella sempre molto apprezzato

e gomme Bridgestone a tasselli

 

Potete trovarla con il numero 1 o 2, non scelti a caso, ma chiaro riferimento alla Formula 1 del 1990, infatti se ricordate ci fu all'arrivo in Ferrari del campione del mondo Alain Prost!

 

All'interno della confezione potevamo trovare, oltre alle istruzioni, "il test del bravo pilota"

con cui richiedere l'ammissione al "Gig Nikko Racing Club" e la licenza di conduttore!

 

A proposito di istruzioni, coloro che se ne occupavano erano forse un po distratti e si sono dimenticati di aggiornare alcuni dati, infatti viene ancora scritta la scala 1/16 e specificavano che le ruote NON sono sterzanti da fermo... ma si sa... erano pochi quelli che andavano a leggerle!

 

Anche questo modello è presente nella mia collezione ma purtroppo senza box

Pertanto utilizzo il servizio fotografico effettuato dal grande Andrea Persico che ringrazio!

 

 

All'estero non avevano la ALA ROSSA ma come successo già precedentemente

con la Freccia Rossa anche questo modello deriva da uno che era

destinato al mercato internazionale

La VENUS 2

Tale modello era disponibile in vari colori, bianco, rosso, verde, giallo ed

addirittura un rarissimo colore d'orato destinato al mercato Statunitense

che sono riuscito ad avere nella mia collezione