Articolo in parte tratto da Wikipedia

 

L'azienda fu fondata nel 1968 dall'imprenditore di origini padovane Gianfranco Aldo Horvat,

figlio del fondatore della Horvat Giocattoli.

La sede venne fissata in provincia di Firenze, più precisamente ad Osmannoro - Sesto Fiorentino. Nel giro di pochi anni la GiG acquistò molta notorietà, divenendo licenziataria di marchi quali Toy's e Nintendo, e i suoi giochi vennero in seguito distribuiti attraverso le aziende filiali

De Franchis di Milano, Fulli di Roma, e Minale di Napoli.

Nel 1994 si alleò con il Gruppo Giochi Preziosi, che entrò poi nel capitale sociale come azionista di minoranza; nel 1995 l'azienda si quotò in Borsa.

Nel 1998 il fatturato era di 400 miliardi di lire.

La grave crisi finanziaria che colpì l'azienda di lì a poco costrinse Horvat

a cedere la GiG a Giochi Preziosi nel 1999.

Horvat restò ancora qualche anno nella GiG, per uscirne definitivamente nel 2003.

 

Alcuni dei prodotti più noti dell GiG furono

Ali Baba, Ballerina dei sogni, Bebi Mia, Cubangolo, Diaclone, Dino Riders, Eagle Force, Exogini, Fiammiferini, Ghostbusters, Gormiti, il Pirata pop pop, La Fabbrica dei Pokemon, La Fabbrica dei Gioielli, La Scimmietta Smarrita, Lucciconi, Micronauti, Paciocchini, Pelocaldo, Peloclown, Playmobil, Pupatic, Ridimmy, Sabbia Magica, Sbrodolina, Sectaurs, Transformers, videogiochi portatili Gig Tiger

 

 

Una foto della fabbrica negli anni '80 nel pieno del suo splendore

Gianfranco Aldo Horvat, nato nel 1942, fiorentino di origini padovane, dopo la crisi finanziaria e la cessione dell'azienda a Giochi Preziosi, rimase come dirigente fino al 2003, quando decise di ripartire in proprio acquisendo la Edison Giocattoli, di Barberino di Mugello.

Il 9 luglio 2009 fu trovato morto nella sua casa estiva di Pietrasanta (Lucca), insieme alla moglie Anna Grazia Satta, di 64 anni. La stampa dell'epoca parlò di omicidio/suicidio: dalle ricostruzioni degli investigatori Horvat avrebbe prima ucciso la moglie per poi togliersi la vita.

Alla base del gesto, un grave problema di salute di Horvat: da qualche tempo gli era stato diagnosticato un tumore alla gola, non curabile.

 

Articolo tratto da Corriere della Sera - 6 luglio 2009 - Pagina 18

 

VERSILIA DUE COLPI DI PISTOLA, LA TRAGEDIA SCOPERTA DAL FIGLIO. HA LASCIATO UN BIGLIETTO PER SPIEGARE IL GESTO

 

Il re dei giocattoli uccide la moglie

Horvat, 67 anni, si è tolto la vita dopo il delitto. Fondò il gruppo Gig

Qualche mese fa era andato negli Usa per una cura, in pochi sapevano per quale malattia

 

PIETRASANTA (Lucca) - Fino a dieci anni fa era stato il re dei giocattoli, proprietario della Gig, colosso italiano del divertimento, licenziataria di Toy' s e Nintendo. Poi erano arrivati problemi economici e Gianfranco Aldo Horvat, 67 anni, in gioventù pilota di auto sportive, nel 2000 aveva deciso di vendere a Enrico Preziosi di Giochi Preziosi.

Sembrava un ritiro definitivo dal mondo degli affari e invece pochi mesi fa, l' imprenditore fiorentino, era tornato in campo come presidente e Ceo di Edison giocattoli. «Era entusiasta. Aveva molte idee e nessun problema economico», dicono gli amici. I sogni di Horvat e della moglie, Anna Grazia Satta, 64 anni, alla quale era legatissimo, si sono infranti sabato notte nella casa in affitto delle vacanze nel centro di Pietrasanta.

L' imprenditore ha ucciso la moglie con due colpi di pistola, una Smith & Wesson calibro 38, alla tempia e poi si è sparato in bocca. Un omicidio suicidio oscuro, sui quali gli investigatori stanno mantenendo un riserbo assoluto. Si parla di un biglietto lasciato ai due figli nel quale l' imprenditore spiegherebbe il motivo del gesto. Dietro l' allegria e la voglia di tornare a scalare il mercato, pare si nascondesse il tormento dell' imprenditore per un tumore alla gola che lo perseguitava da tempo. «Mesi fa era stato in una clinica degli Stati Uniti per farsi curare - racconta un amico - ma nessuno al di fuori della famiglia sapeva le sue condizioni e lui non ne parlava con nessuno».

A scoprire i corpi, nella camera da letto del primo piano della palazzina di via Piastroni 53, nel centro di Pietrasanta, sono stati i vigili del fuoco. La donna era sul letto, l' uomo leggermente inclinato verso il pavimento. A dare l' allarme uno dei figli, Leonardo, 43 anni, amministratore dei beni di famiglia. Era in vacanza con i genitori e, dopo cena, era uscito con la sua Porsche. Tornato a casa intorno all' una, aveva tentato di aprire la porta di casa ma l' aveva trovata chiusa con la chiave inserita. Al primo piano la luce accesa nella camera da letto. Spenti i telefoni cellulari del padre e della madre. I coniugi Horvat, molto conosciuti a Firenze, vivevano con i figli, Leonardo e Gianluca, in una residenza d' epoca con parco sulle colline di Fiesole. Un luogo straordinario, dove ogni tanto arrivavano gli amici. Tra questi il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Gianfranco Aldo Horvat era stato un suo convinto sostenitore. «Non ho mai votato a sinistra - aveva detto durante una cena pubblica a sostegno del candidato - ma stavolta lo farà perché Matteo è la persona giusta per guidare Firenze». Il sindaco Renzi ieri ha commentato con profondo cordoglio la morte dei coniugi: «Sono incredulo e sbigottito. Ricordo Horvat come un uomo appassionato e un imprenditore tenace, innamorato di Firenze». Le indagini sono condotte dal comandante dei carabinieri di Pietrasanta, Andrea Pasquali. Marco Gasperetti Il marchio La società La Gig è una società che ha fatto la storia dell' industria dei giocattoli in Italia. Nel 1994 si è prima alleata con la Giochi Preziosi, altro colosso del settore, per la distribuzione, per poi entrare in borsa l' anno successivo. Nel 1998 il fatturato dell' azienda ammontava a 400 miliardi di lire. Quindi, incalzato dai problemi finanziari, Gianfranco Horvat ha ceduto la società al gruppo Giochi Preziosi, che ha mantenuto inalterate le linee produttive dello stabilimento fiorentino, uno dei più grandi in Italia L' imprenditore Horvat è rimasto nel management della sua azienda per quattro anni, occupandosi prevalentemente della filiale londinese. Poi era tornato a fare affari in proprio, divenendo presidente e amministratore delegato della Edison giocattoli, sempre a Firenze

 

Gasperetti Marco

 

Una foto del 2012 in cui si vede la ormai ex fabbrica GIG in Via Volturno ad Osmannoro (FI)

Notare il logo che si intravede nella parte in alto a sinistra

 

Foto di Andrea Bettarini